venerdì 19 dicembre 2014

LE PROFESSIONI DEL TURISMO E LA SOSTENIBILITA'


E' importante capire alcuni aspetti fondamentali quando ci troviamo ad operare, fra questi:
- il contesto lavorativo all’interno del quale agisce,
- i soggetti con cui esplicano le proprie attività,
- le figure con cui ci “muoveremo” durante la stagione turistica, oltre naturalmente ai propri ospiti.
Le figure professionali del turismo operano suddivise in 4 categorie principali:

1.         Offerta Turistica:
programmatore turistico, promoter turistico, direttore tecnico di agenzia di viaggi, operatore di agenzia viaggi;
2.         Ricettività:
direttore di albergo, responsabile dei servizi di ricevimento o di alloggio;
3.         Ristorazione:
responsabile dei servizi di ristorazione, chef, cuoco, cameriere, barman, sommelier;
4.         Servizi al Turista. In quest’ultima voce sono compresi i servizi:
-            Balneari (direttori di stabilimento e assistenti bagnanti);
-            di accompagnamento (guida turistica, speleologica, alpina, naturalistica, accompagnatore turistico);
-          congressuali (operatori congressuali);
-          di animazione.
Oggi ognuna di queste figure si trova ad operare in un importante mercato in evoluzione che deve necessariamente tenere conto di una questione delicata: lo Sviluppo Turistico Sostenibile.
Lo sviluppo turistico ha bisogno di essere pianificato e gestito in maniera tale da:
-           essere sostenibile e raggiungere uno sviluppo di lungo termine;
-           riuscire a bilanciare i bisogni dei visitatori con quelli delle comunità locali.
Come sottolineato in Brasile nella Conferenza di Rio de Janeiro del 1992, se è vero che il turismo è in grado di generare crescita economica e occupazionale, è altrettanto vero che esso può causare problemi ambientali e sociali notevoli. A questo proposito, in Italia, il Ministero dell’Ambiente co-finanzia luoghi reali e virtuali di discussione e confronto oltre a dotare alcuni territori di strumenti di monitoraggio e studio dei fenomeni turistici in un’ottica di sostenibilità[1].
Gli animatori dunque, così come ogni altra figura professionale turistica, devono contribuire a rendere il turismo un elemento di valorizzazione e non di consumo della qualità ambientale, stando attenti a rispettare l’ambiente durante le attività e sensibilizzando i propri ospiti sulle tematiche dello sviluppo sostenibile, quando se ne avverta la necessità.



[1] Un esempio è dato dall’Osservatorio per il Turismo Sostenibile – EdATS, Università degli Studi di Siena a Grosseto.

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