venerdì 19 dicembre 2014

LE MOTIVAZIONI DEL TURISTA: RELAX, RELIGIONE, ARTE O AVVENTURA?


Perché un turista intraprende un viaggio, quali sono le motivazioni che spingono una persona, o un gruppo di persone a voler vedere, vivere e conoscere nuovi luoghi? Diversi sono stati gli studi sociologici che hanno affrontato l’argomento del “perché” del turismo.
Il ponte fra le teorie della prima metà del secolo e quelle contemporanee è rappresentato dagli studi del tedesco H. J. Knebel che ha fondato le basi che hanno aperto le successive numerose indagini sulle Motivazioni del Turista[1]. Secondo Knebel il movimento di quelli che egli definiva forestieri è formato da diverse componenti quali:
  • -            Il movimento di persone;
  • -            Il cambiamento di luogo;
  • -            La mobilità territoriale limitata nel tempo;
  • -            La presenza di relazioni con la popolazione locale;
  • -            La pura funzione di consumo;
  • -            L’aspirazione al comfort;
  • -            La soddisfazione dei bisogni di lusso.
   Negli anni successivi un altro studioso di nome E. Cohen[2] stipulava una classificazione maggiormente sintetica delle varie Motivazioni in due tipi principali:
  • 1.         Generali (piacere, viaggio di affari, lavoro alla pari);
  • 2.         Specifiche (cambiamento, novità, viaggi studio, cure termali, visite familiari);

Ma negli ultimi anni si sono notate una frammentazione con successiva proliferazione delle motivazioni dei movimenti turistici, nonché una riduzione della loro durata media. Ciò vuol dire anche che si parte per una serie di motivazioni prima inesistenti o inimmaginabili.

A questo proposito è utile tener presente, mentre si fanno attività di animazione turistica, che le vacanze nella maggior parte dei casi sono sinonimo di relax, anche se appaiono frequentissimi i pacchetti che prevedono un intenso impegno sia fisico che mentale: proliferano difatti le offerte vacanze-avventura, in cui l’imprevisto, la scomodità e la fatica sono elementi fondamentali.
Dunque, per un intrattenitore turistico l’analisi dei bisogni specifici dei turisti riveste importanza cruciale al fine di predisporre le attività giuste[3]. Sono principalmente due i bisogni specifici dei turisti che per gli animatori rivestono un ruolo fondamentale poiché anche da essi si genera il nuovo bisogno dell’intrattenimento:
1.   il bisogno legato all’Arte e alla Cultura, dove vi è maggiore domanda culturale. Sarà soddisfatto da spettacoli di qualità ed eventi come escursioni, mostre, esposizioni, manifestazioni e festivals, che hanno la caratteristica di attrarre e polarizzare l’attenzione dei turisti attraverso la cultura;
2.    il bisogno di Salute e Benessere al quale viene data in questi ultimi anni importanza crescente sia dai turisti che dalla popolazione[4]. Difatti nelle strutture turistiche cresce costantemente l’offerta di attività sportive che si uniscono, e vengono espletate, all’interno di palestre, centri fitness, spa e beauty farms.



[1] Queste indagini hanno avuto impulso soprattutto dal 1970 in poi.
[2] Nel suo articolo Who is a Tourist? A conceptual clarification in “The Sociological Rewiew”, novembre 1974.
[3] Intendiamo qui le attività migliori inserite al momento opportuno.
[4] Fonte: Ministero del Lavoro – ISFOL  (Istituto per la Formazione Professionale dei Lavoratori).

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