Perché un turista
intraprende un viaggio, quali sono le motivazioni che spingono una persona, o
un gruppo di persone a voler vedere, vivere e conoscere nuovi luoghi? Diversi
sono stati gli studi sociologici che hanno affrontato l’argomento del “perché”
del turismo.
Il ponte fra le teorie
della prima metà del secolo e quelle contemporanee è rappresentato dagli studi
del tedesco H. J. Knebel che ha fondato le basi che hanno aperto le successive numerose
indagini sulle Motivazioni del Turista[1].
Secondo Knebel
il movimento di quelli che egli definiva forestieri è formato da diverse
componenti quali:
- - Il movimento di persone;
- - Il cambiamento di luogo;
- - La mobilità territoriale limitata nel tempo;
- - La presenza di relazioni con la popolazione locale;
- - La pura funzione di consumo;
- - L’aspirazione al comfort;
- - La soddisfazione dei bisogni di lusso.
Negli anni successivi
un altro studioso di nome E. Cohen[2] stipulava una classificazione
maggiormente sintetica delle varie Motivazioni in due tipi principali:
- 1. Generali (piacere, viaggio di affari, lavoro alla pari);
- 2. Specifiche (cambiamento, novità, viaggi studio, cure termali, visite familiari);
Ma negli ultimi anni
si sono notate una frammentazione con successiva proliferazione delle
motivazioni dei movimenti turistici, nonché una riduzione della loro durata
media. Ciò vuol dire anche che si parte per una serie di motivazioni prima
inesistenti o inimmaginabili.
A questo proposito è
utile tener presente, mentre si fanno attività di animazione turistica, che le
vacanze nella maggior parte dei casi sono sinonimo di relax, anche se appaiono
frequentissimi i pacchetti che prevedono un intenso impegno sia fisico che
mentale: proliferano difatti le offerte vacanze-avventura, in cui l’imprevisto,
la scomodità e la fatica sono elementi fondamentali.
Dunque, per un
intrattenitore turistico l’analisi dei bisogni specifici dei turisti riveste
importanza cruciale al fine di predisporre le attività giuste[3].
Sono principalmente due i bisogni specifici dei turisti che per gli animatori
rivestono un ruolo fondamentale poiché anche da essi si genera il nuovo bisogno
dell’intrattenimento:
1. il
bisogno legato all’Arte e alla Cultura, dove vi è maggiore domanda culturale.
Sarà soddisfatto da spettacoli di qualità ed eventi come escursioni, mostre,
esposizioni, manifestazioni e festivals, che hanno la caratteristica di
attrarre e polarizzare l’attenzione dei turisti attraverso la cultura;
2.
il
bisogno di Salute e Benessere al quale viene data in questi ultimi anni
importanza crescente sia dai turisti che dalla popolazione[4].
Difatti nelle strutture turistiche cresce costantemente l’offerta di attività
sportive che si uniscono, e vengono espletate, all’interno di palestre, centri
fitness, spa e beauty farms.
[1] Queste
indagini hanno avuto impulso soprattutto dal 1970 in poi.
[2] Nel suo
articolo Who is a Tourist? A conceptual clarification in “The Sociological Rewiew”, novembre 1974.
[3] Intendiamo
qui le attività migliori inserite al momento opportuno.
[4] Fonte:
Ministero del Lavoro – ISFOL
(Istituto per la Formazione Professionale dei Lavoratori).
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