Oggi il termine
Animazione è usato in tutto ciò che è movimento: nei cartoni animati, in alcuni
campi della cinematografia e della televisione, nelle attività tipiche di coloro
i quali sono “responsabili di gruppo”[1].
A mio parere, il concetto da sottolineare è
dunque, quello fondamentale per il quale l’Animazione si lega al Movimento. Muovendoci indietro
nel tempo scopriamo che nell’odierna animazione si possono individuare aspetti
tipici già delle Giullarate Medioevali[2].
In quell’epoca i Giullari, erano figure specializzate che si occupavano di far
divertire i gentiluomini all’interno delle corti.
Nel secolo scorso un
imprenditore Francese di nome Jean Louis Triganò, produttore di tende da
campeggio, ricercò e individuò alcuni
luoghi mozzafiato nei quali sperimentò un nuovo tipo di prodotto turistico: i
clienti che accedevano alle strutture, trovavano l’assistenza di personale
specializzato che offriva maggiori possibilità di socializzazione. Inserì
personaggi che sapessero suonare, cantare e raccontare barzellette.
La prima azienda,
operante nel settore turistico, che impiegò personale specializzato
nell’intrattenimento, fu dunque il Club Med. Fondato in Francia nel 1950, fu inizialmente
un’associazione sportiva con a capo Gerard Blitz, un ex componente della squadra olimpionica
Belga, insieme ad un gruppo di amici. Il primo villaggio fu realizzato in
Spagna a Majorca, ed era aperto a tutti gli iscritti che allora erano 2500. In
pratica il villaggio era un campeggio nel quale i membri del Club dormivano in sacchi a pelo ed
organizzati, a turno, provvedevano a cucinare e lavare i piatti. All’epoca il
personale era costituito da 5 istruttori sportivi. Sedici anni dopo, nel 1966,
il Club aveva
avviato la propria attività nell’emisfero occidentale e agli inizi degli anni
Settanta negli Usa e in Canada.
Nel mondo il fatturato
del Club alla
fine degli anni Ottanta era stato di 450 milioni di dollari. Alla fine del 1990
il Club Med
era presente in 5 continenti e 30 paesi con 100 villaggi e con più di 1000
istruttori sportivi, 11.000 collaboratori e oltre 1 milione di iscritti. Un successo così
travolgente era da attribuirsi al particolare approccio al concetto di vacanza
al quale esso si ispirava, ed a sua volta fonte di ispirazione per gli
intrattenitori turistici attuali: una vacanza deve costituire un momento di
evasione dalle preoccupazioni della vita di ogni giorno.
Difatti, oggi come in
passato, durante le vacanze gli abitanti delle città ricercano e desiderano
prima di tutto:
- una
società e un ambiente senza barriere, senza troppe regole ferree o vincoli,
nella quale poter avere...contatti
umani sinceri.
Per favorire il
distacco dalla vita di tutti i giorni anche l’abbigliamento degli ospiti dei
villaggi Club Med
era il più possibile informale: un bikini e un pareo erano adatti a tutte le
ore della giornata.
Gli animatori non
erano personale alberghiero nel senso tradizionale del termine, in genere erano
giovani di ambo i sessi con una buona istruzione i quali consideravano le
mansioni presso le strutture del Club come una lunga vacanza di lavoro. Erano presenti nei
villaggi su base paritaria rispetto ai soci, e più in veste di amici che di
dipendenti. Per questo motivo essi non dovevano accettare mance in quanto
considerate un segno tipico del rapporto padrone-servitore.
Se già negli anni
Cinquanta, i managers di Club Med sentirono il bisogno di offrire agli ospiti che
sceglievano i propri villaggi, un nuovo e innovativo servizio che avvolgesse in
un clima di assoluto divertimento e allegria il soggiorno di tutti gli ospiti,
ai personaggi simpatici e brillanti che si occupavano del servizio
intrattenimento fu dato il nome di “Gentil Organisateur” (GO), perché il loro
difficile ma gratificante compito di operatori del divertimento, doveva sempre
essere sostenuto dalla più distinta gentilezza nei confronti degli ospiti delle
strutture.
Questo vero e proprio
colpo di genio permise dunque al Club di moltiplicare il numero di iscritti e quindi di ospiti,
generando fra i consumatori turistici, un passaparola positivo che permise all'azienda di differenziarsi e crescere in sintonia con le eisgenze della clientela. Inoltre i GO, essendo in contatto continuo con gli ospiti, assolvono tuttora il compito di monitorare l'umore degli ospiti, riportando direttamente a managersche, in questo modo, adottano le
opportune politiche di marketing turistico.
In Italia fu la
regione del Piemonte a dare i natali alle prime e più importanti aziende
turistiche della nostra penisola. Nacquero negli anni Cinquanta e Sessanta alcuni importanti
tour operator come Alpitour e Valtur che, adottando buone strategie aziendali e
riprendendo alcuni concetti transalpini di intrattenimento, si sono imposti anch’essi nel tempo
come leaders
del settore.
[1] Per
responsabile di gruppo si intende colui che si occupa di organizzare e
coordinare attività ludico sportive espletate da più persone
contemporaneamente.
[2] Cfr. C.
Alberto Maria Delli – Giusy Ghisalberti Santilli, Teoria e Tecnica
dell’Ospitalità e del Divertimento, Top
Events Editore, 2003.
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