lunedì 22 dicembre 2014

CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEL BUON ANIMATORE TURISTICO


Come sostiene Danilo Gorla, nel suo ottimo lavoro sull’animazione turistica del 1995, la Comunicatività è una dote importante per una figura che, come l’animatore, si propone di “organizzare il gruppo”.
Difatti la richiesta di quest’ultimo è vasta, bisogna essere sensibile agli aspetti umani e capaci di rispondere alle richieste sia implicite che esplicite. La figura dell’animatore deve affiancarsi costantemente a quella del gruppo ma deve restare comunque e sempre “individuale” perché è essenziale avere una propria identità energica, personale, leader.
Le attività da proporre sono numerose e la Capacità di organizzarsi risulta fondamentale.


Qui di seguito un elenco delle caratteristiche principali che sarebbe utile sviluppare:
1.             un chiaro senso di responsabilità e maturità per amministrare bene il gruppo di lavoro e gli ospiti;
2.             entusiasmo e dinamismo per tutte le attività alle quali si partecipa;
3.             ottimismo e forza di sorridere per trascinare il gruppo;
4.             creatività, immaginazione e iniziativa;
5.             voglia di dialogare e di comprendere;
6.             voglia e capacità di tradurre in modo pratico tutto ciò che la propria immaginazione suggerisce;
7.             capacità di adattamento a situazioni inaspettate e impreviste;
serietà e dedizione per i propri compiti.
Queste non sono doti facili da sviluppare, soprattutto in un contesto che, come tutti i contesti lavorativi, spesso ci mette davanti a problemi, negatività ed incertezze derivate molto spesso dal rapporto con gli altri più che da se stessi. Ma i pericoli della negatività possono essere evitati imparando a riconoscerne i segni attraverso la cautela e l’esperienza. Per questo non bisogna mai “esagerare” cadendo nei facili entusiasmi mentre si è impegnati nella professione sorriso.

4 commenti:

  1. Ottimo articolo. Lo trovo assolutamente utile per le mie lezioni. Ovviamente cito la fonte. Grazie Gabriele.

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  2. un buon articolo, peccato che oggi non ci sono più giovani disposti a mettersi in gioco, a provare questa esperienza.Riflessione: Ogni anno specie nella stagione estiva partono le selezioni per reclutare il personale animazione, eppure sono già alcuni anni che le aziende del settroe lamentano difficoltà nel reclutare giovani disponibili come animatori, la cause della mancanza di personale animazione è da attribuire ad una semplice e triste realtà: non tutti ma molti giovani di oggi, non sono proprio attratti dall'idea di lavorare come animatori nei villaggi vacanze. Parlo per esperienza diretta del settore dell’animazione turistica, in quanto collaboro con Animandia.it in sito operativo da oltre 18 anni e che offre servizi per società del settore è posso affermare che già da qualche anno si avverte un calo di giovani disponibili a lavorare come animatori nei villaggi vacanze ( molto prima del reddito di cittadinanza). E’ cosa nota tra gli addetti ai lavori, la difficoltà nel reperire personale stagionale nel comparto animazione turistica, come anche l’alto tasso di abbandono da parte dei giovani aspiranti animatori, sono lontani anni luce i tempi di Fiorello dove nei villaggi ci si divertiva lavorando, dove si facevano le ore piccole per le prove degli spettacoli, dove si lavorava divertendosi e facendo divertire, serate cabaret, giochi, spettacoli, feste per bambini, insomma gli animatori si adattavano a fare tutto e di tutto pur di alleitare la clientela. Molti giovani d’oggi sono riluttanti nel voler fare un’esperienza perché a detta loro, si lavora sodo, compreso il sabato e la domenica e gli stipendi, soprattutto per coloro che sono alla prima esperienza sono bassi… E’vero che si lavora tanto, magari gli stipendi non sono alti (anche se si risparmia su vitto,alloggio e spesso ci sono dei bonus) ma un tempo lo si faceva principalmente per passione, per la voglia di mettersi in gioco, per sentirsi in qualche modo dei protagonisti, insomma ci si divertiva lavorando, oggi per molti giovani non è più così, quelli che ci provano alla prima difficoltà si tirano indietro, altri invece, ci ripensano ancor prima di partire per la loro destinazione…insomma posso dire che per quanto riguarda l’animazione nelle strutture turistiche la causa primaria della mancanza di personale è semplicemente dovuta al fatto che non c’è più attrattiva verso questa professione.

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    1. Ciao Animandia! in primis complimenti per il tuo lavoro non facile di reclutamento. Hai ragione! Sempre più difficile perchè cè oggi una professionalizzazione maggiore con scuole, istituti e università che formano intrattenitori "professionisti" che vogliono essere ben pagati. Prima questo mancava e i talentuosi si improvissavano nei villaggi strapieni di candidature. Inoltre oggi vi sono internet e tantissimi programmi tv e intrattenimento di talent scout che illudono i giovani non disposti ad accontentarsi più del vero lavoro, ma desiderosi del sucesso "tutto e subito" che alcuni (pochi rispetto a coloro che ci provano) raggiungono. Il cantante ha oggi la vetrina di youtube, pensa che conosco rapper di 16 anni che hanno già all'attivo 5 brani in video sulle piattaforme e, nonostante non riescano a guadagnare più di 50 euro a concerto, hanno la piccola e illusoria soddisfazione di qualche migliaio di "visualizzazioni". Sono dunque stati sostituiti sia il palco dei villaggi turistici che la soddisfazione che ti donava un applauso dal vivo dalle tante piattaforme virtuali che non fanno altro che aumentare le distanze fra una persona e l'altra. Paradossale!!! Occorre a mio parere offrire più denaro agli animatori che grazie alle tecnologie di oggi possono eseguire spettacoli più coinvolgenti. Bisogna andarseli a cercare nelle scuole direttamente. Ma capisco che non è facile. Aggiornami!

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