Fra le doti dell'intrattenitore la
creatività è la più difficile da comprendere, concettualizzare e far propria.
Molte persone attribuiscono a questa qualità un valore astratto, lontano,
difficilmente raggiungibile. Niente di più sbagliato!
Howard Gardner[1]
nel suo libro “Aprite le Menti”
sostiene che la creatività è la capacità umana che consente regolarmente di
risolvere problemi o modellare prodotti in campi specifici. Questi prodotti,
inizialmente nuovi, vengono poi assimilati ed accettati da una data cultura.
Willard V. Quine nell’opera “Quidditates” rappresenta l’atto del
creare come una ricomposizione di materiali disponibili in precedenza: “il
tessitore crea il tappeto ricomponendo in altro modo i suoi fili, il pittore
crea i dipinti arrangiando e mescolando colori”.
Il grande Michelangelo Buonarroti[2] quando scolpiva le sue opere affermava
semplicemente di liberarle dai blocchi di marmo e di pietra, i quali già
contenevano in essi le forme. Egli riteneva di assecondare la materia e non di
creare dal nulla, la sua capacità consisteva nel vedere ciò che gli altri non
vedevano nelle materie comuni. Questo, a mio parere, è il
giusto concetto.
Producendo creativamente ci
si arricchisce di nuova energia, promuovendo così una corrente che si
autoalimenta fino al raggiungimento di ogni obiettivo[3].
Così come Michelangelo da
un blocco di marmo faceva emergere un’opera d’arte eliminando il superfluo,
così un buon animatore tenta di “liberare” nei propri clienti il “Fanciullo”
che si cela in ognuno di loro. Questo fanciullo vuol divertirsi ed è pronto ad
assimilare ed accettare le idee (i giochi e le attività) che l’intrattenitore
propone.
E’ possibile affermare a
questo punto che per un animatore turistico LA CREATIVITA’ è la capacità di
fondere le informazioni a disposizione, trasformandole in idee ed iniziative
sempre originali e stimolanti per i propri ospiti.
Naturalmente non va
dimenticato che i turisti non sono quasi mai un gruppo omogeneo, ma provengono
spesso da culture differenti.
[1]
Psicologo e Professore, insegna nella Harvard University e nella scuola di medicina dell’Università di Boston,
lavora inoltre nel Centro medico della Boston Veterans
Administrations. Ha vinto numerosi premi
nel campo della psicologia e delle scienze cognitive.
[2]
1475-1564. Uno dei più grandi esponenti del Rinascimento Italiano, fu pittore,
scultore, architetto e poeta.
[3] Raffaele
Morelli, Dizionario della Felicità, Riza
edizioni, Milano, 2005.
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