sabato 17 gennaio 2015

MIGLIORARE IL PROPRIO INTRATTENIMENTO ATTRAVERSO LA "CUSTOMER SATISFACTION"

Correttezza + attività divertenti = successo.

Le indagini sul grado di soddisfazione degli ospiti sono necessarie per capire i bisogni che essi esprimono in un’ottica di miglioramento generale, non solo del servizio animazione, ma dell’intera struttura turistica. Per gli operatori dell’intrattenimento dunque diventa importante il concetto di qualità percepita dal cliente o customer satisfaction, che migliora di conseguenza la qualità del servizio. Difatti la prova finale che deve sostenere la struttura turistica, insieme con la squadra d’intrattenimento, è la scheda di valutazione complessiva compilata dai turisti al termine del loro soggiorno. Meglio sostenerla visto che con siti come tripadvisor, il giudizio degli ospiti è sempre dietro l'angolo e in caso di passaparola negativo, si abbatterà sulla struttura come una scure. 
E allora? Dobbiamo parlare di qualità percepita avendo ben chiaro che essa è data dalla relazione fra le aspettative dell’ospite e le sue percezioni della qualità del servizio. Ne consegue che gli sforzi volti a migliorare la qualità oggettiva dell’intrattenimento, a nulla valgono se non vengono percepiti dall’ospite. Concetto, questo, molto importante. Al fine di permettere ai turisti di percepire positivamente il servizio intrattenimento si dovrà:
  • -        Informare costantemente sulle attività sportive e serali con relativi orari e i luoghi;
  • -        Personalizzare le attività adattandole ai bisogni di ciascun gruppo di ospiti;
  • -  Agire con tempestività nella programmazione delle attività giuste al momento opportuno;
  • -        Tentare di prevenire i problemi;
  • -        Umanizzare e rendere accoglienti gli spazi in cui si opera;
  • -     Dare continuità alle attività d’intrattenimento rendendole ricordi positivi nella mente degli ospiti (ad esempio usando piccoli riconoscimenti[1] ed esaltando in alcuni momenti i partecipanti alle attività);
  • -        Rendere accessibile a tutti la visione degli show, la partecipazione ai tornei e agli spettacoli e tutte le altre attività.


[1] Soprattutto nei tornei e nelle competizioni di sport e relax.

IL CONCETTO DI QUALITA' DELL' INTRATTENIMENTO TURISTICO


E’ un’operazione complessa e senza precedenti dare una definizione di qualità nell’ambito dell’intrattenimento turistico, sia per la varietà e l’elevato numero dei soggetti coinvolti durante una stagione (turisti e operatori), sia perchè l’animazione non è un bene ma un servizio.
Nonostante sia arduo è giusto provare a definire finalmente la Qualità del servizio d’Intrattenimento Turistico come:
“La capacità di soddisfare i bisogni di svago e di relax degli ospiti secondo le conoscenze professionali più avanzate del momento, in funzione delle risorse umane e materiali disponibili”[1].
I managers di un’animazione che si definisce efficace, devono riuscire ad integrare fra esse 4 principali tipi di qualità, solo in questo caso erogheranno un servizio ottimale d’intrattenimento turistico:

1.      Qualità Attesa, composta dalle caratteristiche che l’ospite si aspetta di trovare nell’animazione, al fine di vedere soddisfatte le proprie aspettative sia espresse che implicite;
2.   Qualità Progettata dai responsabili dell’animazione per realizzare il proprio servizio;
3.         Qualità Erogata cioè l’insieme delle caratteristiche effettivamente realizzate dal servizio animazione al fine della sua erogazione;
4.   Qualità Percepita ovvero ciò che viene percepito dagli ospiti in termine di soddisfazione delle proprie esigenze ed aspettative.

Va sottolineato che la percezione della qualità è comunque influenzata dalle metodologie di comunicazione con le quali l’intrattenitore si relaziona agli ospiti.



[1] Concetto elaborato dall’Autore per la prima volta nel 2002 e discusso presso la Bit di Milano con opinion leaders di settore e giornalisti di varie riviste turistiche.

COMUNICAZIONE INTERNA: LA RIUNIONE DELLO STAFF


La colazione il pranzo e la cena, oltre ad avere la funzione puramente metabolica che tutti conosciamo, sono importanti occasioni d’incontro degli animatori durante le quali si scambiano pareri e si discute con i colleghi.
Ancor più importante è, da questo punto di vista, la Riunione d’Equipe che si svolge al mattino dopo la colazione, dopo il pranzo oppure la sera al termine dello spettacolo serale. Durante la riunione di staff vengono discussi i programmi attuali, le attività da svolgere con la metodologia da applicare e vengono accennati e organizzati i programmi futuri. Gli spettacoli e le attività sono analizzati in profondità e vengono aggiornati, nel caso i responsabili di settore ne avvertano la necessità.
Solitamente la riunione ha una durata di trenta o quaranta minuti, dopo gli animatori hanno qualche momento per riposarsi a patto che non ci siano attività da preparare o prove per lo spettacolo serale. Saranno il capovillaggio o il capoanimatore a coordinare la riunione di staff in modo da ottimizzare i tempi, cosa preziosa per tutti viste le tante attività "a valanga" da portare a termine! A questo proposito ciascun animatore/ice dovrà essere più sintetico possibile nell'esposizione del proprio punto di vista per lasciare spazio a tutti gli altri.

giovedì 15 gennaio 2015

L' OPPORTUNITA' INTERNET PER L'INTRATTENIMENTO TURISTICO

Il web e l'intrattenimento turistico.

Oggi è possibile accedere al mondo dell’entertainment comodamente dalla propria poltrona. L’aspetto tecnologico non è fondamentale per l’animatore ma può essere sicuramente di supporto per esprimersi con maggiori conoscenze.
L'esempio di questo blog è lampante! Azioni di e-learning (apprendimento virtuale) possono realizzarsi anche in un campo estremamente pratico come quello dell’animazione turistica.
Non si possono escludere per il futuro, così come avviene in molti altri campi, corsi in rete di animazione turistica, difatti una professione così dinamica potrà e dovrà uniformarsi ad una società così dinamica.
Che internet sia già arrivato nell’intrattenimento turistico lo si può desumere dai siti web di alcune strutture e tour operator: questi siti sono articolati in modo tale da rappresentare con i propri forum, le chat e i blog, luoghi di incontro e di confronto degli ospiti e dei vacanzieri.
Grazie ad internet i futuri animatori possono usufruire di una notevole riduzione dei costi di ricerca dei materiali artistici (copioni, basi musicali, immagini e video), godendo dell’abbattimento delle barriere spazio-temporali. Naturalmente nel caso dell’animazione non si potrà ottenere con l’e-learning ciò che si ottiene con gli stage pratici in full-immersion, ma il campo virtuale mette a disposizione un’ottima introduzione teorica al mondo delle strutture turistiche.
Un’altra frontiera che si può abbattere grazie ad internet è quella della conoscenza degli operatori dell’animazione turistica: vi è la possibilità di creare nuovi linguaggi per comprendere e condividere le informazioni, fornendo nozioni a colleghi che magari operano dall’altra parte del globo. Oggi finalmente vi sono le basi e le possibilità per creare un ambiente di lavoro open-space fra animatori dello stesso tour operator o della medesima agenzia che, scambiando informazioni in un’unica banca dati virtuale, con un click possono arricchire ed aggiornare le proprie conoscenze e quelle dei colleghi in un breve lasso di tempo, inimmaginabile negli scorsi anni. Non ti resta che tentare la professione sorriso!

sabato 10 gennaio 2015

COMPITI DELLO STAFF E FLUSSI DI ARRIVO


Villaggi da sogno, ma non irrangiungibili...

I compiti dello staff d’animazione che non riguardano esplicitamente l’arte e lo spettacolo, si possono riassumere sotto il nome di Pubbliche Relazioni Dirette, ovvero l’insieme delle attività che hanno lo scopo di informare e comunicare direttamente gli ospiti della struttura. Difatti le figure che compongono l'equipe di animazione sono in grado, se ben organizzate, di fornire importanti servizi:
  • Intrattenimento quotidiano di bambini e ragazzi da 3 a 15 anni in luoghi comuni ed orari precisi
  • direzione artistica di spettacoli serali di vario tipo
  • organizzazione tornei sportivi e giochi di gruppo durante tutto l’arco della giornata
  •  guida e accompagnamento costante alle escursioni
  • servizio informazioni e interpretariato linguistico[1]
  • corsi di avviamento allo sport gratuiti (tiro con l’arco, vela, canoa, yoga, aerobica, corsi di nuoto ecc.);
  •  corsi di recitazione;
  • coinvolgimento costante degli ospiti dal primo all’ultimo giorno di vacanza.

I Flussi di arrivo.
Per poter realizzare pienamente gli obiettivi sopra elencati bisogna usare programmi che vadano adattati ai flussi d’arrivo degli ospiti che possono avere frequenza:
  • Giornaliera: piccoli e grandi hotels e campeggi;
  • Settimanale: hotels, villaggi, navi da crociera;
  • Quindicinale: maggiormente nei campeggi quattro e cinque stelle o nei villaggi, ma anche sulle navi da crociera;
  • Mensile: nei campeggi e nei residence.


E’ doveroso per l’animatore intrattenere con idee sempre varie, anche se è possibile ripetere attività che sono richieste e gradite dagli ospiti.
Se si lavora in una struttura in cui vi sono flussi settimanali o mensili occorrerà avere ampia conoscenza del Cabaret, degli Spettacoli e dei Giochi. Il responsabile equipe dovrà quindi studiare un programma generale il più possibile diversificato e valido.






[1] Cfr. DANILO GORLA, L’animatore turistico, Guida teorico pratica, San Marco, Bergamo, 1995.

DISTANZA E "AVVICINAMENTO" AGLI OSPITI



L'Autore del blog durante l'approccio ad un pubblico numeroso.
Quando dobbiamo comunicare per la prima volta con un elevato numero d’individui che non si conoscono è facile trovarsi in situazioni scomode che ci inibiscono, rendendoci difficile l’approccio. I motivi per cui ciò avviene sono molteplici e diversi ma con una serie di accorgimenti possiamo evitarli.
Occorre ricordare che “l’animatore è colui che, entrando in stretto contatto con l'ospite, ne riceve spesso confidenze e per tale motivo deve essere sempre trasparente e mai troppo invadente”[2]. Importante dunque coinvolgere senza stravolgere i momenti di vacanza.
Quando si incontra per la prima volta l’ospite, spesso durante l’Accueil o il Cocktail di Benvenuto[3], è consigliabile:
  • -        essere simpatici e sorridenti senza esagerare rischiando di apparire innaturali;
  • -     limitare le battute troppo confidenziali, potrebbero risultare offensive per chi ancora non ci conosce;
  • -   non fissare continuamente (per distrazione o altro) persone che potrebbero essere timide o diffidenti;
  • -   essere il più possibile precisi nelle informazioni riguardanti le strutture o le attività di animazione dimostrando capacità professionale;
  • -  dire chiaramente il proprio nome dando sempre del tu agli ospiti senza distinzione di età e/o ceto sociale. Si limiteranno così i formalismi e si creerà la confidenza minima per poter ben operare in seguito. 

Occorre ricordare che ci si può trovare di fronte a persone che stazioneranno anche solo per pochi giorni, pertanto un buon inizio è fondamentale per avere quella confidenza che permetterà la buona riuscita di tutte le iniziative.

Dunque uno degli obiettivi principali dell’intrattenitore turistico è quello di cercare fin da subito (dato il breve periodo a disposizione) di limitare le distanze con gli ospiti. Difatti è proprio la distanza che indica il grado di legame che si crea fra le persone.
Nei primi giorni, fra l’animatore e i propri ospiti, sarà evidente la presenza di un comportamento spaziale un pò distaccato e quindi una distanza maggiore. Con una conoscenza più approfondita vi sarà una riduzione della distanza e un maggior avvicinamento, due componenti che rappresentano la base dei rapporti di conoscenza e scambio.
La distanza tra l’intrattenitore e l’ospite sarà maggiore o minore in relazione alla zona nella quale l’interlocutore gli permetterà di entrare. Essa può essere:
1.         La zona intima che parte dal proprio corpo fino a 40 cm;
2.         La zona personale dai 40 ai 120 cm;
3.         La zona sociale dai 120 cm. ai 2 metri;
4.         La zona pubblica che pone gli interlocutori ad oltre 2 metri di distanza.
Un animatore che presta attenzione ai concetti espressi sopra, può intuire se il proprio ospite è rilassato se adotta posizioni asimmetriche delle gambe, inclinazione laterale o all’indietro, mani abbandonate. Quando invece instaura un rapporto immediato noterà che l’ospite tende ad inclinarsi in avanti con atteggiamenti di prossimità, contatto, orientazione[1] e sguardo più diretti.
Un volto espressivo può aiutarci ad avere informazioni sull’ospite coinvolto, e a sincronizzarci con lui.


[1] L’orientazione è l’angolazione che si adotta in uno spazio fisico per relazionarsi vicendevolmente. Può indicare il rapporto da pubblico a intimo esistente tra i diversi soggetti.
[2] Cfr. Danilo Gorla – L’animatore turistico – giuda teorico pratica, San Marco, Bergamo, 1995.
[3] In questi momenti di accoglienza, l’animatore si presenta agli ospiti offrendo un buffet o un cocktail e spiegando le caratteristiche generali della struttura turistica e le attività in essa contenute.

INTRATTENITORE E OSPITE IN UNA SERATA DI INTRATTENIMENTO


Sul palco simpatia e disponibilità !

In una serata di intrattenimento il presentatore deve saper coinvolgere il pubblico anche invitando ad esibirsi gli spettatori che, nella maggioranza dei casi, pur accogliendo l’invito a salire sul palco, risultano timidi o riservati.

L’ intrattenitore…
…da punto di riferimento all’interno del luogo di vacanza, nel relazionarsi con gli ospiti dovrà assumere per lo più una posizione eretta di apertura: il busto ben diritto e un’andatura energica e dinamica sono segnali che denotano una immancabile “apertura”[1].

L’ospite…
…vi sono due tipi principali di ospiti: estroversi o timidi. Essi assumono posizioni diverse in base alle seguenti due motivazioni:
  • ·           le impressioni che hanno nei confronti dell’intrattenitore;
  • ·           i loro stati emotivi.

Nel corso della vacanza questo tipo di reazioni istintive, nel caso di ospiti timidi e riservati, saranno limitate dal buon rapporto con lo staff di animazione e dunque potranno essere meno evidenti rispetto all’inizio della vacanza.
Ecco una descrizione delle 2 differenti tipologie caratteriali che possiamo incontrare:
  1. Gli ospiti estroversi assumono in alcuni momenti delle posizioni “aperte” con cui dimostreranno un’ottima predisposizione alla vita di gruppo, in altri momenti assumono posizioni “supponenti” che evidenziano uno stato di rilassamento tipico del luogo di vacanza;
  2. Gli ospiti timidi e insicuri dimostrano la loro timidezza assumendo una posizione “bisognosa” ovvero il busto leggermente curvo in avanti con la testa reclinata.
Spetta all’intrattenitore turistico rendersi conto delle persone con le quali si è in contatto e favorire la loro integrazione nel gruppo, usando tutta la propria delicatezza e propensione alle pubbliche relazioni.




[1] I differenti tipi di posizione facenti parte della postura del corpo all’interno della comunicazione non verbale, sono inseriti fra virgolette perché le definizioni coniate (posizione “bisognosa”, posizione “supponente” ecc.)  sono usate in maniera standard dagli studiosi.

mercoledì 7 gennaio 2015

L' INTRATTENITORE TURISTICO E LA COMUNICAZIONE


Supereroi della comunicazione interpersonale? Si!

Heinz Goldman diceva che “ciò che conta non sono i fatti, ma come questi vengono percepiti, l’unica realtà è la percezione”.
Quando un buon intrattenitore comunica, trasmette e riceve dei segnali che ottengono varie reazioni nel pubblico. Tutto è affidato ad una serie di variabili che compongono l’ Interazione Comunicativa ovvero le variabili attraverso le quali da ogni comunicazione scaturisce una reazione nell’ambiente circostante. L’animatore pur sapendo chi è, non sa a priori come lo percepiranno gli ospiti, deve prestare attenzione ad una serie di variabili, alcune delle quali di seguito specificate. Occorre ricordare che una buona squadra d’animazione deve tener conto dell’importanza dell’unità e del corporativismo: un’azione sbagliata di uno dei membri dello staff ha conseguenze per tutti gli operatori della struttura, animatori e non. Naturalmente il singolo si assume in ogni caso le proprie responsabilità.
Un buon animatore ha sempre chiaro un concetto fondamentale: nel momento stesso nel quale si è fisicamente in mezzo alla gente non si può evitare di comunicare. Il concetto è semplice: poichè ogni nostro comportamento, verbale e non verbale, trasmette messaggi, non è possibile non comportarsi.
Un ulteriore aspetto che è utile considerare, è che quando si comunica con gli ospiti bisogna liberarsi dei fattori negativi quali:
·      l’ansia,
·      i pregiudizi,
·      la tensione.
Essi tendono a far attribuire significati errati a situazioni che invece possono avere interpretazioni diverse[1], spesso meno complicate.
Il formatore italiano Enzo Memoli asserisce che “vi sono più modi per dire cose o fatti restando ugualmente efficaci: si può essere arroganti o saccenti o si può essere aperti e garbati. Si può essere tradizionali e formali o semplici ed innovativi. Ci si può rifare a celebri guru e scuole di pensiero accreditate o si può essere…semplicemente se stessi”. L’intero staff d’animazione, all’interno della struttura turistica funge nella sua unità, da canale espressivo di comunicazione per eccellenza: tutti gli animatori contribuiscono a formulare continuamente messaggi con i loro comportamenti. Lo staff di intrattenimento formula e invia messaggi multipli i cui riceventi sono gli ospiti della struttura. Tutti gli animatori, lavorando in un ambiente che propone rilassatezza ed armonia, devono da buoni attori protagonisti, essere in grado di conciliare in modo soddisfacente i due piani della comunicazione umana: quello verbale e quello non verbale.

  1. La comunicazione Verbale servendosi della parola, si struttura sul piano del contenuto attraverso le infinite frasi che generiamo. L’animatore dovrà servirsi della comunicazione verbale facendo uso di una buona dialettica tenendo sempre in considerazione che bisogna usare un linguaggio comprensibile da tutti gli ospiti. Ricordiamo che nonostante le differenze di prezzo fra una struttura e l’altra evidenzino già di per se gli aspetti culturali e sociali generali degli ospiti, attualmente il turismo diventando ancor più di massa rispetto ad alcuni anni addietro, mette davanti all’intrattenitore platee non sempre omogenee composte da persone di varie provenienze culturali e sociali. Per riuscire in questo bisogna focalizzare il discorso sui passaggi fondamentali, nei periodi usare adeguate pause, utilizzate con l’obiettivo di sottolineare i concetti più significativi e allo stesso tempo lasciare il tempo opportuno agli interlocutori per poter riflettere su ciò che è stato detto. Inoltre, cercare di esprimersi con frasi brevi e chiare e, quando si pensa sia il caso, effettuare brevi ripassi. L’obiettivo, non sempre facile da raggiungere, è quello di mantenere viva l’attenzione non solo attraverso l’uso della simpatia e della solarità che devono caratterizzare l’intrattenitore, ma anche e più tecnicamente, attraverso l’impiego di ironia, proverbi, allusioni, satira, enfasi, massime, paradossi, audio e video. In un villaggio turistico per esprimersi con forza ed incisività bisogna cercare di essere semplici: alcune volte riepilogare, dialogare con il pubblico e possedere Imagery, cioè capacità di evocare immagini mentali stimolanti. Nell’ intrattenimento avere un tono di voce chiaro e limpido è fondamentale, difatti occorre prestare particolare attenzione e migliorare i seguenti aspetti. 


  • Il Timbro, dal quale dipende se la voce è monotona o variata, deve cambiare in base alle diverse situazioni scherzose o più serie;
  • La Modulazione cioè la ritmica e la velocità delle parole e delle espressioni;
  •  Il Volume alto, medio o basso;
  • Una corretta Dizione, strumento importante soprattutto in presenza di persone appartenenti a diverse aree linguistiche. In questo caso va ricordato che molto spesso durante la conduzione delle attività, allusioni a varietà dialettali e cadenze particolari e simpatiche possono essere di aiuto all’intrattenitore che usandole può far sorridere gli ospiti.


     2 Il fulcro della comunicazione non verbale non è la parola ma il corpo che, da simbolo fisico di “presenza”, diventa veicolo di relazione e comunicazione. Non occorreranno parole, il corpo parlerà e comunicherà gli stati d’animo, le impressioni e le sensazioni degli ospiti della struttura turistica. Per capire questo ci si potrà servire dei metodi di analisi del linguaggio corporeo che potranno rivelarsi pedine vincenti. Difatti vi saranno alcuni elementi comportamentali che sarà utile riconoscere nei propri ospiti quando si inviteranno ad interagire, magari durante una serata giochi. L’atteggiamento assunto, le espressioni della mimica facciale, i gesti utilizzati, le distanze, potrebbero rivelare, in parte, ciò che gli ospiti pensano. In base a ciò, è possibile affermare che uno dei segreti di un buon intrattenitore turistico, ovvero una delle doti che svilupperà con gli anni, è la conoscenza della comunicazione non verbale. Per maggiori info sulle tecniche corrette di comunicazione non verbale da assumere con gli ospiti scrivi all'Autore del blog a gabriele.distasio@gmail.com!



[1]  Margherita Ricciuti, La Relazione Interpersonale, Formez, Giugno, 2004.
2 -  Si ringrazia per la stesura di questo post la dott.ssa Valentina Ricciuti.

INQUADRAMENTO LEGALE DELL' INTRATTENITORE TURISTICO - ISCRIZIONE E.N.P.A.L.S.

  1. La legge quadro per il turismo n. 217 del 17 marzo 1983 ed il d.p.r. 203 del 14 aprile 1993, inquadrano la figura fra i lavoratori con obbligo di iscrizione all’ E.n.p.a.l.s. (ente nazionale per i lavoratori dello spettacolo), che trattiene una parte del compenso insieme ad I.n.a.i.l. ed I.n.p.s.
  2. Anche il recente D.Lgs n. 79/2011 che definisce come professioni turistichequelle che organizzano e forniscono servizi di promozione dell'attività turistica, nonché servizi di assistenza, accoglienza, accompagnamento e guida dei turisti”, descrive l'animatore come lavoratore dello spettacolo. La tipologia di contratto più frequente è di tipo subordinato a tempo determinato.
  3. Per ulteriori informazioni puoi clikkare qui: Legge 29 marzo 2001, n. 135 “Riforma della legislazione nazionale del turismo”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 92 del 20/04/2001 oppure sul Decreto Legislativo 23 maggio 2011, n.79, Allegato 1 "Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo, a norma dell'articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246. Anche clikkando su questo link Gazzetta Ufficiale n. 129 del 06/06/2011 -  trovi info relative "all'attuazione della direttiva 2008/122/CE, relativa ai contratti di multiproprietà, contratti relativi ai prodotti per le vacanze di lungo termine, contratti di rivendita e di scambio".
  4. Personalmente credo che la categoria meriti nuovi  più garantisti inquadramenti legali ma in tutti i casi, prima di partire da un'occhiata a queste normative ;-)

giovedì 1 gennaio 2015

LA SQUADRA D' INTRATTENIMENTO: I RUOLI.


Per essere parte di un buon team è importantissimo l’affiatamento con i colleghi di lavoro. Ricorda, non si ha una buona squadra se i singoli non sono attenti alle regole e le norme che conducono le attività. Per quanto riguarda le responsabilità, esse vanno a coloro i quali hanno maggiore esperienza: gli animatori devono riferirsi ai propri Responsabili di Settore che a loro volta si rivolgono al Capo-equipe che è in rapporto diretto con il Capovillaggio (nel caso dei grandi villaggi), o con la Direzione della struttura. Scavalcare le competenze dei singoli significa arrecare danno a tutto lo staff perché spesso i problemi sono più piccoli di quanto sembrano e discuterne con i propri responsabili potrebbe sciogliere e risolvere ogni dubbio. Premettendo che sarebbe utile essere flessibili, cioè essere in grado di adattarsi a ruoli differenti, ecco brevemente illustrate le figure che solitamente compongono quella che si può definire una Squadra di Intrattenimento:

-Animatore/trice di Contatto. E’ una figura importantissima perché il suo compito è stare sempre vicino agli ospiti sondandone gli umori e il grado di partecipazione. Deve avere la battuta pronta per sdrammatizzare situazioni di eventuali malumori, trasmettendo energia e serenità. Anche a lui spetta il compito di informare i turisti sulle attività e gli spettacoli serali e gli si affida spesso la conduzione dei giochi in spiaggia o dei giochi aperitivo o caffè. Anche se vi sono ragazzi più portati di altri, tutto lo staff dovrebbe rivestire questo ruolo o comunque essere in grado di condurre, se necessario, dei giochi.

-Animatore/trice Mini ClubSi assume la grande responsabilità dell’intrattenimento costante dei bambini senza la presenza dei loro genitori che, grazie al lavoro dell’animazione, possono godersi momenti di assoluto relax. Il mini club ha un programma giornaliero diversificato che ricopre degli orari fissi:
Il painting rende felici i piccoli e i grandi.
solitamente dalle 9:30/10:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 18:00/18:30. 
E’ necessario conoscere le tecniche e i giochi adatti al divertimento della fascia di età che si intrattiene che, anche nel caso del mini club, è varia.
In molte strutture vi è il servizio di:
·           - Baby club (da 3 a 5 anni);
·           Mini club (da 6 a 9 anni);
·           Junior club solitamente da 10 a 14/15 anni.
Bisogna dunque, essere armati di un buon bagaglio tecnico, attenzione e tanta pazienza per non tradire la fiducia accordata dai genitori. Nel caso vi siano più animatori nel mini club sarà presente anche un responsabile: egli si avvicina al Capo Equipe mettendo a punto sia i mini programmi che i mini spettacoli dedicati, e con protagonisti, proprio i bambini. Le attività da poter far svolgere ai bambini sono molteplici, ad esempio:
·           - Giochi di vario tipo;
·        -  Castelli di Sabbia;
·        -  Bricolage (con il materiale fornito dall’animazione);
·        -  Arti Manuali (come disegni o lavori con pasta di sale);
·  Passeggiate naturalistiche (ad esempio sulla spiaggia raccogliendo conchiglie);
·      -  Sfilate in costume (preparati con gli stessi bambini);

-Dj/ Tecnico luci e suoniA lui spetta il compito di scegliere e consigliare le colonne sonore delle attività: i giochi, lo spettacolo serale, il risveglio muscolare, lo spazio discoteca. Inoltre, durante gli eventuali spettacoli e i giochi dev’essere in grado di usare in modo ottimale le luci sceniche. E’ il responsabile dell’attrezzatura audio-tecnica e deve quindi avere competenza in merito. Lavora in stretto contatto con il capo-equipe per decidere sulle modalità ed i tempi di intervento musicale nell’azione scenica. Alla fine dello spettacolo diverte gli ospiti  mixando la musica più appropriata e spaziando tra i diversi tipi di sound aiutandosi, ma solo se in grado di farlo al fine di non rovinare la serata musicale, anche con la propria voce (diventerà in questo caso Dj e Speaker). Nel caso del Dj l’intrattenimento turistico rappresenta un ottimo trampolino di lancio per fare esperienza pratica nel mondo dell’arte e dello spettacolo per poi ambire a palcoscenici importanti.

-Coreografo. Danza e fa Danzare. Il suo compito è quello di far apprendere agli animatori e agli ospiti le coreografie usate durante gli spettacoli, dalle più semplici a quelle più complesse. Deve tener conto del fatto che la maggioranza delle volte ci si trova davanti a persone che non hanno competenze specifiche nel campo della danza, e le coreografie devono essere le più semplici possibili pur avendo buon impatto sul pubblico. E’ solitamente una persona che conosce bene la danza, essendo ballerino/a professionista o quasi.

-Scenografo.
Spesso "nascosto" fra i suoi materiali scenici, rimane dietro le quinte o nel suo laboratorio ideando e realizzando i paesaggi, i costumi, i teli, usati dall'equipe in tutte le attività. E’ una persona abituata ad estenuanti corse sul filo dei minuti per la preparazione di materiali anche all’ultimo secondo. Molto spesso assume il ruolo di Costumista. In tutti i casi lavora in stretto rapporto con il capo-equipe.
Possiede la conoscenza delle tecniche e delle metodologie artistiche più efficaci per creare i materiali grafici che i copioni e la propria fantasia gli faranno mettere in scena.

-Animatore Sportivo.
All’interno delle strutture turistiche spesso sono a disposizione degli ospiti, e quindi dello staff di intrattenimento, diverse strutture sportive nelle quali hanno luogo incontri di calcio, basket, pallanuoto, tennis, ping-pong, pallavolo ed altri.
Molti villaggi son dotati di campo da Basket.
Il torneo sportivo è uno dei momenti di coinvolgimento e aggregazione più importanti, pertanto il ruolo di organizzatore sarà affidato ad un animatore che deve rispecchiare esteticamente le virtù dello sport: la prestanza fisica, la salute, l’energia ed un look giusto, appunto sportivo. Tutte queste qualità devono risvegliare nei clienti la più sana voglia di partecipazione alle attività sportive. Nel caso in cui i contendenti durante una gara diventino un pò troppo “irrequieti”, compito dell’animatore sarà quello di domare gli animi, magari con una battuta, usando questa carica agonistica per la buona riuscita del torneo. Le attività sportive proposte devono essere varie affinché i clienti possano scegliere quelle più adatte alle proprie attitudini. Nel caso vi siano più animatori sportivi o istruttori, vi sarà fra loro un responsabile scelto in base all’esperienza maturata e al curriculum. L’oggetto che deve essere parte integrante della divisa dell’animatore sportivo è il Fischietto senza il quale diventa difficile condurre le gare.

-L’Hostess o Stuart. Per questo ruolo bisogna avere bella presenza e conoscenza di diverse lingueE’ la persona impiegata al punto informazioni della struttura turistica istituito in un luogo di passaggio degli ospiti al fine di aggiornarli costantemente sulle attività di intrattenimento. Sempre in prima fila nel delicato momento dell’accoglienza degli ospiti, li accompagna nelle eventuali escursioni, ricevendone critiche o apprezzamenti, accettati con savoir-faire senza né esaltarsi, né perdere la pazienza o la gentilezza. Durante gli spettacoli serali può avere anche un ruolo sul palcoscenico.

-Il Jolly. E’ la figura meno specializzata ma più versatile dello staff. E’ solitamente un animatore ai primi passi che si muove dove si ha bisogno del suo aiuto: lo si trova a lavorare con lo scenografo, a recitare sul palcoscenico, a preparare i cartelloni delle attività o a rinforzare gli animatori dei tornei e del mini-club. Il jolly adempie ad un sacrificato compito di “tappa-buchi” per sopperire a imprevisti causati da altri. Con il tempo acquisterà buone conoscenze tecniche che si riveleranno molto utili per raggiungere le più alte soddisfazioni nel campo dell’intrattenimento.

-Il Capo-Animatore (o Entertainment Manager). Intelligenza, dialettica, buona capacità di organizzazione e conduzione, esperienza, buon timbro vocale, buona dizione, conoscenza delle attività e degli spettacoli, carisma, simpatia, energia, doti artistiche, capacità di improvvisazione, umanità e predisposizione ai rapporti interpersonali. Il capo-animatore è la sintesi delle maggiori qualità dell’intrattenitore turistico. E’ in prima persona un animatore e per questo motivo è capace di prevedere, affrontare, risolvere i problemi dei componenti dell'equipe. E’ dotato di maggiori doti artistiche e conoscenze rispetto al gruppo; è un vero “animale da palcoscenico” che sa mischiare la tecnica all’improvvisazione per il buon umore degli ospiti. Alle sue doti naturali si affianca la sua esperienza che emerge ogni qual volta se ne ha bisogno: prepara i programmi dell’animazione, segue gli animatori da vicino, svolge attività diurne, conduce e pianifica gli spettacoli serali o i giochi, affida compiti e mansioni, si incarica del sano rapporto con la direzione (elemento fondamentale). E’ responsabile dell’intero operato della squadra (compito stressante ed articolato). Nei grandi villaggi è subordinato al Capovillaggio con il quale collabora assiduamente e mette a punto i programmi di intrattenimento.